“La letteratura scientifica ufficiale negli anni ha condannato unanimemente le teorie antiscientifiche che sostengono la possibilità di convertire gli orientamenti sessuali non eterosessuali. I trattamenti in questione possono avere effetti disastrosi sulla psiche delle persone che vi si sottopongono. In occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia promuoviamo un nuovo impegno sul fronte della lotta alla stigmatizzazione delle persone LGBTI, attraverso una proposta che per legge vieti le cosiddette ‘terapie riparative’ sui più deboli, i minori”. Così il senatore del Partito Democratico Sergio Lo Giudice, primo firmatario del disegno di legge sottoscritto, tra gli altri, dalle senatrici e dai senatori Bocchino, Capacchione, Cardinali, Cirinnà, Dalla Zuanna, De Petris, Gatti, Guerra, Idem, Lo Moro, Lumia, Mastrangeli, Orellana, Palermo, Pegorer, Ricchiuti e Spilabotte.

“Il provvedimento – prosegue il senatore dem – individua le figure professionali (psicologo, medico psichiatra, psicoterapeuta, terapeuta, consulente clinico, counsellor, consulente psicologico, assistente sociale, educatore o pedagogista) alle quali è fatto divieto di applicare le suddette terapie di conversione su soggetti minorenni, pena la reclusione fino a due anni e la multa da 10.000 euro a 50.000 euro. Per le professioni che richiedono una speciale abilitazione dallo Stato, la condanna comporta la sospensione dall’esercizio della professione da un minimo di un anno a un massimo di cinque anni”.

“Il ddl trae ispirazione da una analoga proposta di Barack Obama – conclude Sergio Lo Giudice – che nell’aprile 2015 ha dato il suo sostegno a una proposta di legge intitolata a Lelah Alcorn, una transgender sedicenne che si è tolta la vita in seguito ai vari tentativi della famiglia di reprimere la sua identità e di ‘curarla’ dalla sua condizione”.

Allegato
DDL Terapie riparative (PDF)

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